martedì 7 aprile 2009

La tempesta dopo la quiete.

E la bellezza viene dalla ricerca stessa.
Lungo silenzio, atto a percepire rumori di fondo, rumori di vita, come l'acqua che gocciola dalla sorgente dell'esperienza.
E ti stupisci a ritrovare un senso nelle cose a cui l'avevi tolto.
Polvere e Gloria, l'infinito mutare delle sorti.

E la spada, scuotendo via il fodero, ancora taglia.

2 commenti:

Strombolicchia ha detto...

perchè...c'erano dubbi?

:)

TrecceNere ha detto...

Il silenzio è il foglio bianco che ti fa cercare le parole. Prima dell'ordine scritto di una frase, c'è tanta raccolta come dici tu di rumori di fondo, suggestioni, sfumature... preparazione al capolavoro. Non credo che avessi tolto senso alle cose, semplicemente perchè per quanto gli altri, quelli sì, possano negarlo o ignorarlo...tu semplicemente non puoi fare a meno della tua pagina, piena o (ancora) vuota che sia.