domenica 29 novembre 2009

Mon Amour.

Troppe volte ho guardato nei tuoi occhi, senza darti una risposta.
La paura è un lento, prepotente gocciolare di un'ombra che penetra nella mente senza scampo.
Ho trovato in te l'armonia di un suono che accarezza, la perfetta eco di ogni mia protesta, il riverbero di ogni speranza, una meravigliosa simmetria nella forma dell'anima.
Ho trovato un sentire prepotente, ostinato, uno spirito inquieto che non dorme mai e se davvero dorme, sogna.
Ho trovato un'idea che si fa carne, che lotta, che accetta in sè il male del mondo e il mio, ma non perde mai se stessa.
Ho trovato la bellezza che commuove, quella per cui è lecito soffrire, quella per cui vale la pena combattere, sempre.
Ho trovato una bimba che ride e che mi invita a giocare, quando io non trovo più di cosa ridere e mi sento vecchio dentro.
Ho trovato l'innocenza del primo candido bacio, quello che cancella tutto il passato e forse il futuro, che riduce l'universo a un punto.
Ho trovato i fiori, quelli del bene e quelli del male, e ne ho respirato i profumi, tutti, fino ad esserne inebriato.
Ho trovato lacrime che non ho saputo consolare e dolori che avrei voluto risparmiarti.
Ho trovato l'autentica bontà di un confronto onesto, di pensieri, di emozioni.
Ho trovato risposte alle domande che non le avevano mai avute.
Ho trovato il coraggio di credere all'anima ancor prima che ai fatti.
Ho trovato luminosi silenzi e parole sussurrate nella notte.
Ho trovato l'abbraccio perfetto, anche nell'assenza.
Ho provato cosa si sente davvero a non essere più soli al mondo.

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