venerdì 19 febbraio 2010

Fino all'ultimo respiro.

Non ho mai pensato con la testa degli altri.
Non mi sono mai preoccupato di cosa fosse giusto o sbagliato, buono o cattivo,
ho sempre guardato a quello che trovavo piacevole ed evitato quello che non lo risultava.
In questo ho trovato la spontaneità dell'essere, il senso della ricerca.
L'ago che punta a Nord.
Due concetti in croce, per andare a caccia dell'infinito.
E hanno sempre retto.
Più di qualsiasi etica, più di ogni religione incontrata sul cammino.
Perchè nella vita non c'è verità che non passi per l'entusiasmo, non c'è fede che non si fondi sul desiderio, non c'è onestà che non conceda piacere.
L'eterno si frantuma cosi, come un cristallo sfuggito di mano, in un miliardo di piccoli frammenti, ognuno un secondo, un attimo...ora.
Un'infinità di microscopiche finitezze.
Tutto ciò che inizia, prima o poi sfugge.
E nel momento stesso in cui pretendi il domani, ti è appena sfuggito l'oggi.
No, non mi pento. E non cambio vita.
E se mai c'ho pensato... è stato solo un attimo.

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