sabato 27 settembre 2008

In a broken dream...

"Ci penserò domani"
A vent'anni ti basta il futuro che hai davanti, per ricacciare indietro il peso del giudizio su te stesso, sulla tua vita, sul tuo percorso. Tutti i propositi non ancora realizzati, le aspettative sulla tua esistenza, le aspirazioni professionali e umane. Ogni notte prendi sonno col pensiero che in fondo tutto quello che non va, c'è ancora tempo per aggiustarlo. Un sacco di tempo...
Invece il tempo dentro quel sacco, è tutto uguale. Le stesse illusioni, le stesse amarezze, la stessa paura di finire inghiottito nella normalità che avevi sempre detestato, costretto a relazionarti con un mondo che disprezzi. I gusti della tua vita sono sempre gli stessi.
Così una mattina il sole sorge a levante come sempre, ma tu ti svegli diverso, sfasato di qualche grado, con la sensazione di vivere in un sogno infranto. In ritardo con i tuoi programmi, con le tue promesse, in debito con te stesso. E davanti non hai più niente. Te ne rendi conto quando chiudendo gli occhi e ascoltando il tuo respiro, ti auguri soltanto che domani non sia peggio di oggi.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il è peso del giudizio su se stessi è un fardello che aumenta inesorabilmente il suo peso col passare degli anni. E' direttamente proporzionale alla crescita delle aspettative e al fatto che, per qualche strana alchimia della vita, si diventa molto più severi con se stessi di quanto lo si sarebbe con chiunque altro.Allora tutto sembra uguale!
Ma iltempo non può essere "uguale" e le illusioni non possono essere le "stesse", perchè concetti come "sempre" e "tutto" sono astrazioni che non esistono nella realtà! Non può essere tutto lo stesso, semplicemente perchè il tempo che passa una cosa la modifica inevitabilmente: Te stesso, le tue esperienze il tuo vissuto e il tuo modo di guardare alla vita!E allora non ha senso sentirsi in ritardo su scadenze che ci si è imposti!Magari è solo il caso di prendere in mano le carte, segnare una nuova rotta e partire per un altro viaggio. Per quella meta in cui vedere lo stesso sole che sorge a levante riesca a farti sentire esattamente al traguardo che volevi raggiungere. Con questa nuova prospettiva domani non potrà mai essere peggio di oggi...Buon viaggio!!K

TrecceNere ha detto...

Anche se a volte sembra scivolar via dalle mani, il tempo c'è, ed è sempre diverso. A volte ci sembra che siamo in ritardo, ma rispetto a che cosa? come se la vita fosse una cosa da realizzare e non da imparare... quando ci fa fare giri strani e ci sembra di essere tornati allo stesso punto è facile pensare che non ci siamo mai mossi, ma non è così. Nel cammino di andata e ritorno abbiamo visto cose nuove, imparato da noi stessi, ci siamo conosciuti meglio, e in fondo ora sappiamo veramente da dov'è che siamo partiti e a cosa siamo ritornati... Ecco che i compromessi odorano di maturità: la realizzazione di se stessi passa attraverso loro, ma non si esaurisce in essi, nella "normalità" tanto rifuggita. Però questo passaggio è necessario, proprio per rendere concrete le proprie aspettative, i propri sogni, bisogna fare i conti con questa realtà, farsi furbi,senza perdere di vista la propria diversità, il diritto di farla valere ancora davanti a noi e agli altri, bisogna trovare il modo, la via giusta per fare quello che un imperativo morale ci impone, quello per cui siamo nati (il che è una fortuna visto che tante persone neanche lo sanno).
Per questo c'è tempo, si puo' aderire a se stessi anche l'attimo prima di morire. Ora tu sai dove sei, e hai la possibilità davvero di fare. Si è scherzato, non ci cascare: prima era presto per realizzare, potevi solo sognare dentro a un'isola che non c'è, come sospeso, senza tempo, con i monelli al tuo seguito. Era l'idea... ma dopo il faticoso viaggio di ritorno nella realtà (bella e brutta) della città, ora che ti senti invecchiare, non più eterno bambino, ora che senti che il tempo ha un peso per te...ora basti a te stesso per realizzare ciò che di immortale, senza tempo, hai dentro. E' il momento di guardare ogni giorno il sole sorgere e pensare "c'è da fare oggi". C'è da fare. Oggi.